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direttore Paolo Pagliaro

Sostenibilità,
Italia a rilento

Sostenibilità, <BR> Italia a rilento

di Paolo Pagliaro

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030 sono una bussola politica e sono ambiziosi per definizione: servono a orientare le politiche pubbliche, a mobilitare risorse, a creare consenso attorno a un’idea di futuro. Come l’Agenda viene applicata concretamente in Italia ce lo racconta anche quest’anno il rapporto dell’Asvis intitolato “Obiettivi globali, soluzioni locali” e dedicato a Regioni, Comuni e altri enti territoriali . La sintesi è quella di progresso modesto e a “velocità differenziata” con amministrazioni che stanno integrando gli obiettivi dell’Agenda nei loro piani strategici, e altre – in particolare al Sud e nelle zone interne – dove fragilità infrastrutturali, spopolamento e servizi essenziali deboli ostacolano ogni visione di lungo periodo.
Le buone notizie riguardano il forte miglioramento dell’economia circolare, e i passi in avanti per quanto riguarda istruzione, energia, lavoro e parità di genere. Sono stati confrontati anche i tassi di occupazione delle donne con figli e senza figli: in nessuna Regione il divario è stato azzerato ma ce ne sono alcune – le solite note - che potrebbero centrare l’obiettivo entro il 2030. La dimensione economica presenta risultati mediocri. Ristagnano agricoltura, salute, imprese, infrastrutture e innovazione; e aumentano povertà e disuguaglianze, peggiora l’amministrazione della giustizia e l’efficienza delle istituzioni. Sono drammatici i divari territoriali : al Sud, ad esempio, i posti letto per l’assistenza di lungo periodo sono tre ogni mille residenti, contro i dieci del Nord-Est. Il Pnrr doveva servire a ridurli, questi divari, ma non sembra stia accadendo.

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